da un posto lontano MP3 (128 KB, 44100 Hz) Incubo (gelogastroelettoral) Ahi que ariba ( questa luna del messico) Hanno
suonato con noi: David Domilici, Riccardo Neri, Raffele Commone suonano piatti UFIP, Massimo Signorini suona una fisarmonica Zerosette, Alessio Barbieri suona chitarre Maton |
testi Livorno, aprile 2004
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Incidere un CD è unimpresa
azzardata di questi tempi dice Alessio Barbieri
della Spazi Sonori e produttore degli Acquaforte
ma credo in questo lavoro che considero lavoro veramente
degno di essere ascoltato. Non a caso ho investito molto
nel progetto e al pari dei musicisti lo sento anche un
po mio. Per registrarlo abbiamo scelto sonorità
acustiche e la partecipazione di un buon numero di ospiti
con i loro strumenti: violino, fisarmonica, fiati.
E un lavoro ricco di colori e privo di facili
trucchi" Tutte
le dieci canzoni sono state scritte da Marco Del Giudice.
I testi, che raccontano storie di vita quotidiana e di
città, trasudano livornesità nei momenti più ironici e
poesia nei momenti più intimistici. Cambiano poi le atmosfere con la morbida luna del Messico di Ahi que arriba che è leterno conflitto ed allo stesso tempo la voglia di buttarsi dentro, la nuova speranza di cambiamento del mondo e la paura della delusione. Si arriva poi alla ballata Da un posto lontano, brano ispirato al libro le pareti della solitudine di Tahar Ben Jelloun. |
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Impossibile non accennare a
Lomino sul filo che narra di Vaschino,
personaggio livornese che disegnava una linea col gesso
sullasfalto, camminandoci sopra come un
equilibrista: un ricordo intriso di poesia e di
riflessione
Un omaggio anche a Gianni Rodari e al bambino che nonostante tutto si ostina a vivere in ogni uomo con Filastrocca. Cambiano poi le atmosfere con Lomonero, tingendosi di black , e non poteva essere altrimenti visto che si affronta il problema dellimmigrazione, cosa che viene ripresa con barche di cartapesta, brano nato in seguito allincidente avvenuto alcuni anni fa nelle acque di fronte a Brindisi. Anche negli altri brani i suoni si bagnano nel Mediterraneo, si tingono di colori sudamericani e si asciugano con arie balcaniche per poi rituffarsi nella musica popolare italiana. I musicisti, pur essendo per lo più di estrazione jazzistica e brasiliana (Veloso, Djavan...), sono figli della migliore canzone dautore (De Andrè, Conte, Fossati...) ed allo stesso tempo, pur facendo musica acustica, attingono idealmente dallesperienza dei grandi gruppi italiani degli anni 70 (Area per tutti). |
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